Il Garante Privacy si è espresso in maniera favorevole sulla bozza di ordinanza recante disposizioni urgenti di Protezione Civile in relazione all’emergenza scatenata dal Coronavirus (COVID-19).

La bozza di ordinanza prevede infatti che, relativamente al trattamento dei dati personali necessari all’attuazione delle attività di protezione civile:

  • possono essere effettuati trattamenti, ivi compresa la comunicazione tra loro, di dati personali anche relativi agli artt. 9 e 10 del GDPR, che risultino necessari per l’espletamento della funzione di protezione civile al ricorrere dei casi di cui agli artt. 23, comma 1, e 24, comma 1, del D. Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1”, con una scadenza fissata al 30 giugno 2020;
  • tali dati possono essere comunicati a soggetti pubblici e privati diversi da quelli sopra citati, nonché è possibile la diffusione dei dati personali diversi da quelli di cui agli artt. 9 (dati particolari) e 10 (dati giudiziari) del GDPR, laddove la comunicazione e diffusione risultino necessarie ai fini dello svolgimento delle attività previste dall’ordinanza stessa;
  • i trattamenti dovranno essere effettuati in conformità ai principi dell’art. 5, restando inteso che, attesa l’emergenza, occorre “contemperare la funzione di soccorso con quella afferente la salvaguardia della riservatezza degli interessati”. I Soggetti operanti nel Servizio Nazionale di protezione civile, nonché quelli indicati all’art. 1 dell’ordinanza, potranno conferire le autorizzazioni di cui all’art. 2-quaterdecies del Codice anche con modalità semplificate, ivi incluse le vie brevi.

Il Garante ha concluso affermando che, alla scadenza del termine fissato per l’emergenza (30/06/2020), le Amministrazioni coinvolte negli interventi di protezione civile dovranno adottare misure idonee a ricondurre i trattamenti di dati personali effettuati nel contesto dell’emergenza all’ambito delle ordinarie competenze che disciplinano i trattamenti di dati personali in capo a tali soggetti.

Qui il testo integrale: Parere Garante Privacy Coronavirus

Il Garante Privacy si è espresso in maniera favorevole sulla bozza di ordinanza recante disposizioni urgenti di Protezione Civile in relazione all’emergenza scatenata dal Coronavirus (COVID-19).

La bozza di ordinanza prevede infatti che, relativamente al trattamento dei dati personali necessari all’attuazione delle attività di protezione civile:

  • possono essere effettuati trattamenti, ivi compresa la comunicazione tra loro, di dati personali anche relativi agli artt. 9 e 10 del GDPR, che risultino necessari per l’espletamento della funzione di protezione civile al ricorrere dei casi di cui agli artt. 23, comma 1, e 24, comma 1, del D. Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1”, con una scadenza fissata al 30 giugno 2020;
  • tali dati possono essere comunicati a soggetti pubblici e privati diversi da quelli sopra citati, nonché è possibile la diffusione dei dati personali diversi da quelli di cui agli artt. 9 (dati particolari) e 10 (dati giudiziari) del GDPR, laddove la comunicazione e diffusione risultino necessarie ai fini dello svolgimento delle attività previste dall’ordinanza stessa;
  • i trattamenti dovranno essere effettuati in conformità ai principi dell’art. 5, restando inteso che, attesa l’emergenza, occorre “contemperare la funzione di soccorso con quella afferente la salvaguardia della riservatezza degli interessati”. I Soggetti operanti nel Servizio Nazionale di protezione civile, nonché quelli indicati all’art. 1 dell’ordinanza, potranno conferire le autorizzazioni di cui all’art. 2-quaterdecies del Codice anche con modalità semplificate, ivi incluse le vie brevi.

Il Garante ha concluso affermando che, alla scadenza del termine fissato per l’emergenza (30/06/2020), le Amministrazioni coinvolte negli interventi di protezione civile dovranno adottare misure idonee a ricondurre i trattamenti di dati personali effettuati nel contesto dell’emergenza all’ambito delle ordinarie competenze che disciplinano i trattamenti di dati personali in capo a tali soggetti.

Qui il testo integrale: Parere Garante Privacy Coronavirus