Il nuovo schema di regolamento, relativo al registro pubblico delle opposizioni, ha ricevuto il parere positivo dell’Autorità Garante. Il nuovo progetto offrirà una maggior tutela dei consumatori, apportando delle novità rispetto al precedente registro delle opposizioni e le modifiche saranno in vigore già nei prossimi mesi.
COME FUNZIONA IL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI?
Il registro pubblico delle opposizioni è un servizio pubblico e gratuito che permette ai consumatori di evitare di essere contattati per finalità promozionali (il c.d. telemarketing), spesso effettuata dagli operatori con modalità particolarmente invasive.
Attualmente l’opposizione può avere ad oggetto sia la ricezione di telefonate che la corrispondenza cartacea effettuata per finalità commerciali. L’utente (iscrivendosi su http://www.registrodelleopposizioni.it/) ha la possibilità di scegliere se opporsi ad entrambe le modalità o solamente ad una di esse. L’iscrizione è a tempo indeterminato, con possibilità di revoca da parte dell’utente in qualsiasi momento.
Ad oggi il registro ha però un grosso limite: l’iscrizione impedirà solamente agli operatori di utilizzare il contatto dell’utente estrapolato da pubblici elenchi, mentre il consenso prestato dal consumatore alle singole società non verrà evocato con l’iscrizione al registro. A titolo esemplificativo, il consenso al marketing e/o alla cessione dei dati marketing di terze parti, prestato in occasione della conclusione di un contratto di abbonamento telefonico, non verrà revocato con l’iscrizione al registro. Questo trattamento si basa infatti sul consenso dell’interessato, il quale ovviamente potrà revocarlo comunicando la sua opposizione ai sensi dell’art. 21 GDPR.
COSA CAMBIERA’ NEI PROSSIMI MESI CON IL NUOVO REGISTRO?
Il nuovo registro, la cui entrata in vigore è prevista per il primo semestre 2022, è decisamente più tutelante rispetto alla versione oggi vigente. In sintesi, le novità più rilevanti apportate dalla riforma sono le seguenti:
- sarà possibile inserire nel registro delle opposizioni non solo le utenze telefoniche fisse, ma qualunque contatto, compresi i numeri di cellulare e gli indirizzi mail associati all’utenza;
- l’iscrizione al registro vale come revoca automatica dei consensi al marketing prestati sino a quel momento, superando il grosso limite dell’attuale registro (di cui abbiamo parlato in precedenza)
- l’iscrizione impedirà di ricevere chiamate effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità di contatto che non era stata contemplata dalla precedente normativa.
LE SANZIONI
L’operatore che contatterà l’utente, nonostante l’iscrizione di quest’ultimo al registro, si esporrà al rischio di sanzioni da parte del Garante per la Protezione dei Dati Personali. Le sanzioni amministrative pecuniarie che potranno essere irrogate sono quelle previste all’art. 83 Regolamento (UE) 2016/679.
LA FINE DEL MARKETING? QUALI STRATEGIE FUTURE PER LE AZIENDE?
La nuova regolamentazione segnerà un deciso salto di qualità nella tutela della privacy degli utenti, ormai sempre più consapevoli dei propri diritti in materia e sempre più sensibili all’utilizzo che le aziende fanno dei loro dati personali. Il provvedimento si inserisce in un processo di cambiamento che porterà ad una radicale evoluzione delle modalità con cui le aziende dovranno promuovere i propri servizi: non più investimenti sulla quantità indiscriminata di contatti, ma sulla qualità degli stessi.
È dunque fondamentale, in tale ottica, che le aziende comincino da subito a modificare il proprio approccio, non più “carpendo” il consenso degli interessati tra le pieghe di mille clausole contrattuali, ma “meritando” tale consenso facendo leva sulla fiducia del cliente, il quale dovrà essere informato e consapevole dell’uso che l’azienda farà dei suoi dati personali. Per arrivare a questo, le aziende che vorranno continuare a fare marketing di livello non solo dovranno avere una perfetta privacy compliance interna, ma dovranno saperla comunicare all’esterno in modo convincente.
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Il nuovo schema di regolamento, relativo al registro pubblico delle opposizioni, ha ricevuto il parere positivo dell’Autorità Garante. Il nuovo progetto offrirà una maggior tutela dei consumatori, apportando delle novità rispetto al precedente registro delle opposizioni e le modifiche saranno in vigore già nei prossimi mesi.
COME FUNZIONA IL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI?
Il registro pubblico delle opposizioni è un servizio pubblico e gratuito che permette ai consumatori di evitare di essere contattati per finalità promozionali (il c.d. telemarketing), spesso effettuata dagli operatori con modalità particolarmente invasive.
Attualmente l’opposizione può avere ad oggetto sia la ricezione di telefonate che la corrispondenza cartacea effettuata per finalità commerciali. L’utente (iscrivendosi su http://www.registrodelleopposizioni.it/) ha la possibilità di scegliere se opporsi ad entrambe le modalità o solamente ad una di esse. L’iscrizione è a tempo indeterminato, con possibilità di revoca da parte dell’utente in qualsiasi momento.
Ad oggi il registro ha però un grosso limite: l’iscrizione impedirà solamente agli operatori di utilizzare il contatto dell’utente estrapolato da pubblici elenchi, mentre il consenso prestato dal consumatore alle singole società non verrà evocato con l’iscrizione al registro. A titolo esemplificativo, il consenso al marketing e/o alla cessione dei dati marketing di terze parti, prestato in occasione della conclusione di un contratto di abbonamento telefonico, non verrà revocato con l’iscrizione al registro. Questo trattamento si basa infatti sul consenso dell’interessato, il quale ovviamente potrà revocarlo comunicando la sua opposizione ai sensi dell’art. 21 GDPR.
COSA CAMBIERA’ NEI PROSSIMI MESI CON IL NUOVO REGISTRO?
Il nuovo registro, la cui entrata in vigore è prevista per il primo semestre 2022, è decisamente più tutelante rispetto alla versione oggi vigente. In sintesi, le novità più rilevanti apportate dalla riforma sono le seguenti:
- sarà possibile inserire nel registro delle opposizioni non solo le utenze telefoniche fisse, ma qualunque contatto, compresi i numeri di cellulare e gli indirizzi mail associati all’utenza;
- l’iscrizione al registro vale come revoca automatica dei consensi al marketing prestati sino a quel momento, superando il grosso limite dell’attuale registro (di cui abbiamo parlato in precedenza)
- l’iscrizione impedirà di ricevere chiamate effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità di contatto che non era stata contemplata dalla precedente normativa.
LE SANZIONI
L’operatore che contatterà l’utente, nonostante l’iscrizione di quest’ultimo al registro, si esporrà al rischio di sanzioni da parte del Garante per la Protezione dei Dati Personali. Le sanzioni amministrative pecuniarie che potranno essere irrogate sono quelle previste all’art. 83 Regolamento (UE) 2016/679.
LA FINE DEL MARKETING? QUALI STRATEGIE FUTURE PER LE AZIENDE?
La nuova regolamentazione segnerà un deciso salto di qualità nella tutela della privacy degli utenti, ormai sempre più consapevoli dei propri diritti in materia e sempre più sensibili all’utilizzo che le aziende fanno dei loro dati personali. Il provvedimento si inserisce in un processo di cambiamento che porterà ad una radicale evoluzione delle modalità con cui le aziende dovranno promuovere i propri servizi: non più investimenti sulla quantità indiscriminata di contatti, ma sulla qualità degli stessi.
È dunque fondamentale, in tale ottica, che le aziende comincino da subito a modificare il proprio approccio, non più “carpendo” il consenso degli interessati tra le pieghe di mille clausole contrattuali, ma “meritando” tale consenso facendo leva sulla fiducia del cliente, il quale dovrà essere informato e consapevole dell’uso che l’azienda farà dei suoi dati personali. Per arrivare a questo, le aziende che vorranno continuare a fare marketing di livello non solo dovranno avere una perfetta privacy compliance interna, ma dovranno saperla comunicare all’esterno in modo convincente.