Inizio anno, momento di bilanci. Con il 2020 si apre il terzo anno di applicazione del Regolamento europeo 679/2016 e il modo migliore per rimanere focalizzati sugli obiettivi del prossimo avvenire è quello di dare un’occhiata a cosa accade a livello europeo in ambito privacy.
Secondo lo studio condotto dall’Osservatorio di Federprivacy ammonterebbero a circa 410 milioni di euro le sanzioni che sono state inflitte lo scorso anno su scala europea. I procedimenti interessati sono stati 190, tutti condotti delle rispettive autorità garanti per la protezione dei dati e organismi di affiancamento per l’ingrato compito di indagare sull’applicazione del Regolamento.
Dallo studio è emerso che l’Italia è al primo posto in Europa per provvedimenti emanati: 779 iscrizioni a ruolo e già trenta sanzioni comminate, per un totale provvisorio di 4.341.990 euro (ed un totale complessivo stimato, al termine di tutti i provvedimenti, di circa 11 milioni di euro).

Sanzioni per la violazione sulla privacy
Allarme rosso quindi per i vuoti organizzativi che persistono ancora all’interno delle realtà aziendali: nel 44% dei casi le aziende trattano illecitamente i dati, nel 18% dei casi i procedimenti hanno considerato insufficienti le misure di sicurezza a tutela del dato in azienda. Altre sanzioni sono state determinate dalla omessa o inidonea informativa (9%) o dal mancato rispetto dei diritti degli interessati (13%), mentre il 9% delle sanzioni sono scattate a seguito di incidenti informatici e “data breach“.
La tua azienda sta rischiando? Scarica la nostra guida gratuita per scoprire come metterti al riparo dalle sanzioni!
Inizio anno, momento di bilanci. Con il 2020 si apre il terzo anno di applicazione del Regolamento europeo 679/2016 e il modo migliore per rimanere focalizzati sugli obiettivi del prossimo avvenire è quello di dare un’occhiata a cosa accade a livello europeo in ambito privacy.
Secondo lo studio condotto dall’Osservatorio di Federprivacy ammonterebbero a circa 410 milioni di euro le sanzioni che sono state inflitte lo scorso anno su scala europea. I procedimenti interessati sono stati 190, tutti condotti delle rispettive autorità garanti per la protezione dei dati e organismi di affiancamento per l’ingrato compito di indagare sull’applicazione del Regolamento.
Dallo studio è emerso che l’Italia è al primo posto in Europa per provvedimenti emanati: 779 iscrizioni a ruolo e già trenta sanzioni comminate, per un totale provvisorio di 4.341.990 euro (ed un totale complessivo stimato, al termine di tutti i provvedimenti, di circa 11 milioni di euro).

Sanzioni per la violazione sulla privacy
Allarme rosso quindi per i vuoti organizzativi che persistono ancora all’interno delle realtà aziendali: nel 44% dei casi le aziende trattano illecitamente i dati, nel 18% dei casi i procedimenti hanno considerato insufficienti le misure di sicurezza a tutela del dato in azienda. Altre sanzioni sono state determinate dalla omessa o inidonea informativa (9%) o dal mancato rispetto dei diritti degli interessati (13%), mentre il 9% delle sanzioni sono scattate a seguito di incidenti informatici e “data breach“.
La tua azienda sta rischiando? Scarica la nostra guida gratuita per scoprire come metterti al riparo dalle sanzioni!